sabato 23 luglio 2011

Parole...

Sapete perché amo le parole?

Perché descrivono, parlano, raccontano,
traducono i nostri pensieri in delle forme assurde,
in parte li svelano, in parte li rendono inaccessibili.

Amo le parole perché una sola di esse sintetizza mille pensieri
ed altri mille germogliano dallo stesso seme,
in un gioco caleidoscopico di forme mutevoli.

E poi amo le parole perché sono piccole e fragili,
nate in apparenza per vivere pochi istanti,
umili, senza pretese,
vivono del nostro amore,

fragili forme sostenute da esseri tanto più fragili,
per questo poetiche ed eroiche;
si sforzano di descrivere qualcosa senza mai riuscirvi in pieno,
patetiche ed ironiche.
Maggiore è lo sforzo di nettezza tanto più grande il loro imbarazzo.

Anche prese singolarmente sono belle, sentite:

                     fuoco

                                      polvere

Oppure unite in coppia:

                           cosa hai?

                                           perché mai?

O messe insieme, pescate da un un mare immenso e profondo,
come piccole gocce salate rimaste a bagnare la pelle di un pesce agonizzante:

       mia madre e mio padre,  come li avrei sempre voluti vedere:
  insieme seduti ad un tavolo in cucina
     in silenzio a guardare la televisione

Addirittura le singole lettere mi sembrano belle

                p
                  m
                   a
                    r

piccoli soldati custodi di un mondo magico, impenetrabile

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