lunedì 25 luglio 2011

Auditorium Madrid

Questo Albergo assomiglia ai recessi di certi pensieri:

Immenso, grandioso, con degli interni pretestuosi.
Ma lontano dalla vita vera.
Tutto vuole sembrare più grande , anche il tempo ha bisogno di cento pendole per non arrivare in ritardo. E tanti camerieri si affaccendano qui dentro per niente. 
Servendo una vita di plastica che solo serve a dormire una notte o due. Ma non di più. Per dormire a lungo serve la vita vera, quella opaca e senza riflessi che si trova semmai in alcuni alberghi del centro. 

La cosa che appare più strana è come tutto questo cemento possa reggersi in piedi su basi così molli. Sembra un elefante in equilibrio su una ragnatela.  L'offerta week-end il lobby-bar il rapporto qualità-prezzo? Due elefanti ubbriachi sul filo di una ragnatela.  Ed il pianista? Una mosca solitaria caduta nella tela, che fa sentire il suo agonizzante ronzio. Ed il ragno non si vede. È nascosto bene. Ma anche questa è vita, come ogni miracolo forse più vita del resto!

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