Questa domenica sono stato all'Azzurro Scipioni ( http://www.azzurroscipioni.com/ ) , che segnalo con un certo entusiasmo, in apparenza (e credo nella sostanza) una tempio di cinema e poesia (nel volantino c'è scritto <<ingresso gratuito ai netturbini>>), programmato da Silvano Agosti ( http://www.silvanoagosti.com/ ).
Il film che ho visto è stato <<Il portiere di notte>> (1974) della Cavani, un film che parla di noi, degli uomini tutti, dell'impossibile fuga dal male e dal dolore che ci appartiene, del conseguente tentativo di rifugiarsi nell'amore come unica via d'uscita. Parla della follia, mettendone in luce le difficoltà di definizione quando la ragione diviene non più contrapposta o giustapposta ad essa ma subalterna ad una passione che è tutt'altro che animale; è anzi essa stessa , passione e follia, la sola cosa che rimane umana, l'essenza stessa dell'umanità.